Cambiare provider di hosting può sembrare complicato, ma con il giusto approccio può essere una transizione fluida e indolore. Che si tratti di prestazioni insufficienti, assistenza scadente o semplicemente dell’esigenza di scalare, la migrazione dell’hosting è una tappa fondamentale nella vita di ogni sito web.
In questa guida vediamo come migrare un sito web nel senso più tecnico del termine: spostare il server web, gestire il trasferimento del dominio, configurare correttamente la posta elettronica e aggiornare i nameserver DNS.
Cosa significa migrare un hosting?
Migrare un hosting significa trasferire l’intera infrastruttura del proprio sito web (file, database, email, DNS) da un provider all’altro. A differenza di una semplice migrazione di piattaforma o CMS, qui ci si concentra sull’infrastruttura:
- Sito web e database
- Record DNS e nameserver
- Caselle email e configurazione MX
- Eventuale trasferimento del dominio
Migrare un hosting significa trasferire l’intera infrastruttura del proprio sito web (file, database, email, DNS) da un provider all’altro. A differenza di una semplice migrazione di piattaforma o CMS, qui ci si concentra sull’infrastruttura:
- Sito web e database
- Record DNS e nameserver
- Caselle email e configurazione MX
- Eventuale trasferimento del dominio
Le 4 componenti chiave della migrazione hosting
1. Migrazione del sito web (file + database)
È il cuore della migrazione. Si tratta di:
- Effettuare un backup completo del sito (file + database);
- Trasferirlo sul nuovo server (sever/server via FTP o SSH o via File Manager di plesk);
- Ricreare il vhost (spazio hosting), database e servizi accessori quindi importare i dati;
- Verificare e aggiornare eventuali configurazioni (es. path, permessi, URL assoluti).
Attenzione: se usi CMS come WordPress, Joomla, Prestashop o altri, alcuni plugin possono aiutare. Ma il consiglio resta sempre testare su ambiente di staging.
2. Trasferimento della posta elettronica
Spesso sottovalutato, il trasferimento della posta è la parte più delicata:
- Se il vecchio hosting gestiva le email, dovrai ricreare tutte le caselle sul nuovo server;
- È importante esportare i contenuti delle caselle (via IMAP, backup client tipo Outlook/Thunderbird o strumenti tipo imapsync);
- Configura i record DNS (MX, SPF, DKIM, DMARC) in modo identico;
- Se usi provider esterni (es. Google Workspace, Microsoft 365), replicando i record DNS.
📌 Tip: per evitare perdita di messaggi durante la migrazione, lascia attivi entrambi i servizi per qualche ora e monitora il flusso.
3. Cambio dei Nameserver (NS)
Una volta che tutto è pronto sul nuovo hosting, va effettuata la modifica dei nameserver presso il registrar del dominio. Ecco come funziona:
- Accedi al pannello del registrar (es. GoDaddy, OVH, Aruba, etc.);
- Inserisci i nuovi nameserver forniti dal nuovo hosting;
- Salva e attendi la propagazione DNS (in genere 1–24 ore).
Durante questo periodo, il traffico può arrivare al vecchio o al nuovo server: per questo è fondamentale tenere sincronizzati i dati su entrambi.
4. Trasferimento del dominio (opzionale)
Non sempre necessario, ma consigliato se vuoi gestire tutto in un’unica infrastruttura:
- Verifica che il dominio sia “sbloccato” (status OK);
- Richiedi il codice di autorizzazione (Auth/EPP code);
- Avvia il trasferimento dal nuovo registrar;
- Conferma via email (contatto registrante).
⏳ Un trasferimento di dominio può richiedere dai 3 ai 7 giorni. Durante questo tempo, il sito resta online purché i DNS siano corretti.
Strumenti utili per una migrazione hosting
- FTP/SFTP/SCP client: FileZilla, Cyberduck
- Database manager: phpMyAdmin, Adminer, Workbench
- Email backup: imapsync, Outlook export, MailStore, Thunderbird
- Monitoraggio DNS: whatsmydns.net, dnschecker.org
- Ping & Uptime: UptimeRobot, HetrixTools
Best practice per un cambio hosting senza problemi
✅ Fai un backup completo prima di toccare nulla
✅ Prepara il nuovo ambiente in anticipo
✅ Verifica la compatibilità (PHP version, DB, estensioni)
✅ Attiva un ambiente di staging o test temporaneo
✅ Monitora attentamente il traffico DNS per 48h
✅ Sincronizza la posta prima di disattivare il vecchio server
✅ Non eliminare nulla fino a quando non sei certo che tutto funzioni
Conclusione
Migrare un sito web da un hosting all’altro richiede attenzione, metodo e precisione. Ma con la giusta checklist e un po’ di esperienza tecnica, è un’operazione assolutamente fattibile riservandole la debita cura e attenzione ai dettagli..
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