Come rendere un sito web sostenibile per l’ambiente

Scopriamo insieme in questo articolo quale impatto ambientale hanno i servizi internet e quali sono gli step da seguire per rendere un sito web sostenibile per il pianeta.

Il digitale fa ormai parte della nostra quotidianità. Sempre più persone preferiscono utilizzare servizi internet anziché recarsi fisicamente in uffici o negozi. E questo numero è destinato a crescere. Come indica il sito DataReportal entro la fine del 2023 circa i due terzi della popolazione mondiale utilizzeranno regolarmente internet.

Ma quale impatto sta avendo tutto questo sull’ambiente?

CO2 prodotta dal Web – cosa dicono i dati

I dati purtroppo sono chiari: internet ha un elevato costo ambientale. La CO2 prodotta dal web è pari a quella prodotta da grandi nazioni. Se il web fosse un Paese si collocherebbe al quarto posto dopo Cina, Stati Uniti e India per numero di emissioni. E questo dato già allarmante è destinato a crescere. Nei prossimi anni l’industria tecnologica potrebbe arrivare a consumare circa il 20% dell’energia prodotta a livello mondiale.

Ma in che senso il web inquina?

Inquinamento digitale, di cosa si tratta?

Visto che il web è un elemento intangibile non è chiaro a tutti cosa lo rende così inquinante.

Tutte le operazioni che compiamo sul web, anche quelle più banali, hanno il loro piccolo impatto ambientale. Il motivo sta nel fatto che  le macchine che le processano richiedono una certa quantità di energia per funzionare. Una ricerca sul web può produrre fino a 10 grammi di CO2 e ogni giorno ne vengono effettuate circa 8,5 miliardi. Una mail che pesa anche un solo un megabyte produce circa 20 grammi di CO2. Questo significa che sommando tutte le mail mandate nel mondo in un anno si arriva ad una quantità di anidride carbonica pari a quella prodotta da circa 7 milioni di auto. 

Ecco perché una delle principali fonti di inquinamento sono gli enormi data center dove le big tech concentrano i server necessari al funzionamento dell’infrastruttura web.
Anche la semplice consultazione di un sito produce CO2 proprio a causa delle connessioni stabilite con il server che ospita il sito web che stiamo visitando. 

Esistono degli strumenti di calcolo online come demo Karma Metrix per sapere qual è il livello di CO2 prodotto da una specifica pagina e poter stimare il consumo energetico di un sito web. Basta inserire l’URL della pagina che ci interessa e potremo sapere in pochi secondi quel è il suo impatto ambientale.

Noi, ad esempio, abbiamo calcolato l’impatto dell’home page del nostro sito.

Risultati Karma Demo

Proprio per tentare di mettere un freno a questa situazione sono nate iniziative come il “Patto per la neutralità climatica dei data center”, a cui aderiscono 25 società e 17 associazioni, creata in collaborazione con la Commissione europea, che ha l’obiettivo di rendere queste infrastrutture a impatto zero, entro il 2030.

Ma non sono solo i data center a poter fare qualcosa. Anche gli specialisti del web possono dare il proprio contributo.

Grazie a delle piccole accortezze è possibile ridurre l’impatto sull’ambiente delle pagine di un sito web, come abbiamo fatto noi.
Ecco quattro consigli per aumentare la sostenibilità ambientale di un sito web diminuendo il suo consumo di energia.

4 consigli per rendere un sito più green

1. Scegliere un hosting green

I Green Web Hosting sono degli host web che per far funzionare la loro infrastruttura fanno uso di fonti di energia rinnovabili. E noi siamo fra questi. I nostri server green si trovano all’interno del territorio UE e sono alimentati da energie rinnovabili come quella idroelettrica ed eolica.

2. Ridurre il numero di risorse utilizzate e ottimizzare le immagini

I media come immagini e video appesantiscono enormemente il caricamento di una pagina. Maggiore è il loro numero e più grandi sono i file, maggiore è il numero di dati da trasferire e più energia sarà necessaria. Ecco perché prima di caricare una foto o un video è importante chiedersi se davvero aggiungono valore e trasmettono informazioni utili. Oltre a queste considerazioni è sempre necessario:

  • comprimere il più possibile i file immagine JPG e PNG e se possibile passare al formato WebP che è più leggero.
  • prevedere il lazy loading delle immagini. In questo modo le immagini verranno caricate solo quando saranno necessarie ad esempio nel momento in cui scorrendo una pagina verso il basso una nuova porzione di schermo, prima nascosta, diventerà visibile.
  • ottimizzare e comprimere i video. Una valida alternativa a questo lavoro è caricarli su servizi terzi come Vimeo o YouTube che provvederanno automaticamente a ottimizzarli.

3. Migliorare la user experience

Un sito ben concepito a livello di architettura aiuta gli utenti a trovare facilmente le informazioni che stanno cercando, evitando il caricamento di pagine inutili. Il risultato sarà un utente più felice e una minor produzione di CO2.

4 Ottimizzare il SEO e migliorare il posizionamento del sito sui motori di ricerca

Un buon lavoro SEO facilita l’indicizzazione delle pagine di un sito al’interno dei motori di ricerca. Questo farà sì che, nei risultati di ricerca, verrano mostrate solo le pagine più attinenti, diminuendo il numero di connessioni ai server e il tempo che gli utenti trascorreranno sul web alla ricerca delle informazioni di cui hanno bisogno.

Questi sono alcuni facili accorgimenti che tutti coloro che creano attivamente contenuti per il web possono seguire per ottimizzare i propri siti, consumare meno energia e produrre meno CO2.

Allo stesso tempo è importante scegliere degli host green in modo da favorire l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Se siete delle agenzie web o di comunicazione abbiamo dei pacchetti hosting pensati apposta per voi. Venite a visitare il nostro sito web per trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze!

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